Carloforte sta per riconoscere lo Stato di Palestina

Previste altre iniziative di solidarietà
Venerdì 6 giugno, alle 18.30, il Consiglio Comunale di Carloforte voterà una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, la tutela dei diritti umani e il rispetto del diritto internazionale. Il 24 ottobre dello scorso anno la Regione Sardegna si era espressa in tal senso, su mozione di Sinistra Futura, e per il cessate il fuoco a Gaza. Sempre più enti locali in Europa stanno esprimendo solidarietà in questo modo, ma solo 147 Paesi (il 75% di quelli dell’ONU) hanno riconosciuto finora lo Stato palestinese
. Il Parlamento italiano, due settimane fa, ha votato contro il riconoscimento della Palestina, così come contro qualsiasi sanzione per fermare il genocidio proposta dalle opposizioni.
Il Comune di Carloforte è il primo in Sardegna a prendere una posizione così netta. Sottolinea il sindaco Stefano Rombi: “Non ho notizie di altri comuni che hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, in ogni caso non è una gara. Non cerchiamo un primato, bensì ogni possibilità affinché non si spengano i riflettori su ciò che sta accadendo da troppo tempo a Gaza e in Cisgiordania.
La mozione invita proprio il Governo a modificare la sua linea. Sappiamo che il nostro è tuttalpiù un atto simbolico, ma non possiamo stare fermi. Serve una vasta mobilitazione che spinga tutta la comunità internazionale a imporre il cessate il fuoco. Proviamo a fare la nostra parte, come possiamo”.
Sull’isola di San Pietro si è svolta una partecipata manifestazione di solidarietà il 9 maggio con l’adesione all’iniziativa nazionale “Ultimo giorno di Gaza”, promossa a livello locale dall’esponente del PD, il consigliere comunale Pierangelo Rombi. “Proviamo ad essere conseguenti, a dare un segnale dopo quello che è stato detto in piazza un mese fa”.
Ci saranno gemellaggi, offerte di solidarietà o ospitalità per i palestinesi?
“Stiamo già attivando una rete informale in questo senso” risponde il sindaco, “tuttavia è un progetto in divenire e vogliamo tutelarlo il più possibile in attesa di concretizzarlo.
Credo che su questo tema abbiamo bisogno di ragionare in termini più vasti della sola Carloforte. Possiamo farlo come Provincia, possiamo farlo anche come Regione. L’invito è ad avere coraggio”.
Susanna Lavazza