Pluripremiato a Sestri Levante e Calasetta, il carlofortino Antonello Rivano presenta il suo libro di poesie a Pegli

Pluripremiato a Sestri Levante e Calasetta, il carlofortino Antonello Rivano presenta il suo libro di poesie a Pegli

“Itaca” al Circolo Culturale Sopranzi, domenica 22 gennaio alle 17

Antonello Rivano, carlofortino di nascita e pegliese d’adozione, si divide tra le sue amate città mentre continua a occuparsi di diversi incarichi: direttore e coordinatore nazionale di Polis SA Magazinecaporedattore del Ponentinodirettore editoriale di Carloforte Magazine e social media manager e promozione per Polis SA Edizioni. La passione per la scrittura lo porta a spaziare dal giornalismo alla narrativa alla poesia, passando per la saggistica. 

Per le sue opere ha ricevuto il Premio  Internazionale Letterario “Carlo Bo – Giovanni Descalzo” Città di Sestri Levante  (nel 2018 premio speciale della giuria, nel 2019 secondo classificato per la sezione poesie nelle parlate liguri, nel 2021 primo classificato pari merito sezione poesie nelle parlate liguri) e il Premio nazionale di narrativa e poesia –  A vuxe de Câdesédda. In ricordo di Bruno Rombi (nel2021 primo classificato nella sezione poesie in italiano e menzione speciale poesie in tabarchino, nel 2022 primo nella sezione poesie in tabarchino e terzo nella  sezione poesie in italiano).

Ha pubblicato il romanzo La forma della felicità nel 2018 (ed. ilmiolibro.it), il racconto Pietro nella raccolta Carloforte luogo dell’anima- Racconti da un’isola nel 2019 (ed. Libera Università di Carloforte), il saggio C’era una volta il tabarchino nella raccolta Azione nel 2020 (Polis SA Edizioni).

La locandina della presentazione di Pegli e la targa del premio speciale della giuria
 Premio  Internazionale Letterario “Carlo Bo – Giovanni Descalzo” Città di Sestri Levante

Ora il suo libro di poesie viene presentato in Liguria.

“Itaca. Viaggio nei paesaggi dell’anima – Poesie sull’amore e altre cose” (Polis SA edizioni, 2022) prosegue il suo viaggio e fa tappa a Pegli domenica 22 gennaio, presso la sede del circolo culturale Norberto Sopranzi, in via Martiri della Libertà 27. Dialogherà con l’autore la professoressa Iris Alemanno, presidente del circolo. Le letture saranno a cura di Matilde Donatella Toniutti.

Edito da Polis SA lo scorso giugno, “Itaca” è la raccolta di parte delle numerose poesie che Antonello Rivano ha pubblicato sui social negli ultimi dodici anni. Scelte tra quelle più sentite da parte dell’autore, sono pubblicate in ordine alfabetico per non dare un riferimento temporale al lettore, tranne le prime tre che, nel loro insieme, danno il titolo all’opera.

Antonello, ITACA collega le terre delle tue radici…

ITACA è già stata presentata, la passata estate, a Carloforte e a Calasetta. Pegli chiude un po’ la parte del mio viaggio tabarchino “nei paesaggi dell’anima”, visto che a Carloforte sono nato e vissuto, mia madre era nata a Calasetta e mia moglie è di Pegli, dove vivo gran parte dell’anno. La prossima tappa potrebbe essere Salerno, dove ha sede la casa editrice, in cui ho intessuto forti legami sia di lavoro, sia soprattutto di amicizia.

L’autore durate l’assegnazione del  Premio nazionale di narrativa e poesia – 
A vuxe de Câdesédda. In ricordo di Bruno Rombi

C’è un comune denominatore tra le associazioni che ti hanno affiancato nelle presentazioni di ITACA?

A Pegli la presentazione sarà a cura del circolo culturale Norberto Sopranzi di Genova Pegli, cosi come a Carloforte è stata curata dall’ associazione culturale Saphyrina. Faccio parte di entrambe le associazioni. A Calasetta ho invece presentato “Itaca” nell’ambito degli eventi estivi di Raixe-Spazi digitali per la cultura tabarchina, con il quale ho collaborato. Queste realtà hanno un comune denominatore: tutte hanno a che fare con la divulgazione e lo studio della tabarchinità intesa come storia, cultura, tradizioni. Il circolo pegliese è tra i promotori presso L’Unesco della richiesta per il riconoscimento dell’epopea tabarchina come patrimonio immateriale dell’umanità. 

Qual è il significato del titolo ITACA?

DI fatto è un “viaggio tra i paesaggi dell’anima”, come dice il titolo, alla ricerca di un’isola, un porto sicuro che, di volta in volta, può essere un luogo, una situazione, una persona, un amore. In fondo, in questa parte della mia vita, sono più che mai un viaggiatore, anche se mi muovo tra due posti che sono entrambi casa: Carloforte e Pegli. 


Hai ricevuti premi e riconoscimenti per la tua attività poetica, pensi di pubblicare altre raccolte?

Credo che “ITACA – Viaggio tra i paesaggi dell’anima” resterà la mia unica pubblicazione poetica. Sento la necessità di ritornare alla prosa. Continuerò a scrivere poesie ma le affiderò, come ho sempre fatto, alla rete. 

Spesso per gli autori vale il detto “Nemo profeta in patria” 

Probabilmente è dovuto al fatto che nel luogo in cui sei nato e vissuto la gente è abituata a vederti in un certo modo, spesso non andando oltre quella maschera che ognuno di noi, nel bene o nel male, porta. 

(Foto principale: la copertina di Itaca e Antonello Rivano durante un intervento come relatore in qualità di caporedattore de Il PONENTINO a Genova Pegli)

Maria Simeone