Carloforte scende sotto i 6000 abitanti. Ma aumentano quelli che prendono residenza sull’isola

Carloforte scende sotto i 6000 abitanti. Ma aumentano quelli che prendono residenza sull’isola

Ecco come è composta la nostra comunità: si parlano lingue da 35 Paesi

Siamo scesi sotto i 6000 abitanti. Lo registra l’ultimo censimento. In sintesi siamo passati da 6041 carlofortini (3043 femmine e 2998 maschi) a 5993 (3022 femmine e 2971 maschi).

Ma come è composta oggi la comunità di Carloforte? Grazie ai dati forniti dall’ufficio anagrafe stato civile del Comune di Carloforte, la popolazione al 31.12.2022 conta 5993 residenti di cui solo 137 stranieri: 53 comunitari (38 femmine e 15 maschi) provenienti da 9 Paesi e 84 extra-comunitari (60 femmine e 24 maschi) giunti sull’isola di San Pietro da 26 Paesi.

Si tratta di bambini, adulti e anziani, nati tra il 1932 e il 2019, approdati a Carloforte per amore o per lavoro, per legami di parentela o perché hanno trovato qui il loro buen retiro.

Le nazioni comunitarie sono rappresentate da spagnoli, tedeschi, belgi, francesi, inglesi, lituani, olandesi, polacchi e rumeni.

Le colonie più numerose sono quelle dei rumeni con 2 maschi e 19 femmine, dei francesi con 5 maschi e 7 femmine, dei tedeschi con 3 maschi e 5 femmine.

Carloforte in una cartolina del 1930 (immagine concessa da Salvatore Borghero)

La lista dei Paesi extracomunitari è molto più lunga: conta persone di nazionalità albanese, australiana, canadese, brasiliana, kazaka, indiana, peruviana, senegalese, russa, americana, ecc . I più numerosi sono i cinesi (11), i pakistani (10) e le ucraine (8).

Altro capitolo è il calo demografico. Nell’anno appena trascorso sono nati 28 bambini a fronte di 93 decessi, inoltre hanno chiesto la residenza 109 persone e l’hanno tolta 92, quindi c’è stata una decrescita di 44 abitanti. Un trend in linea con la Sardegna in generale, che perde circa 2.500 residenti all’anno.

Indipendentemente dalla questione demografica, oltre all’arricchimento culturale dovuto alla possibilità di dialogare con persone di provenienze diverse, per noi che viviamo sull’isola per nascita o scelta, i nuovi arrivi sono un regalo. 

La nota positiva? Ben 17 persone in più hanno scelto di vivere sull’isola dei falchi. Quando si trascorre la vita in un posto, per quanto sia attraente, si corre il rischio di cadere nell’abitudine delle “solite facce” e di non riuscire più a vedere il bello che ci circonda. Ma se riusciamo a vederlo riflesso negli occhi dei nuovi arrivati nella nostra comunità, possiamo ritornare  a renderci conto di quanto siamo fortunati a vivere qui.

Walter Zappon