“Quanto costa uno storpio allo Stato?” il 4 febbraio mattina all’Exme si ricorda l’eugenetica nazista
Il convegno Aktion T4, organizzato dalla Fidapa, si ripeterà a Cagliari sabato prossimo per riflettere anche su scuola e inclusione
L’eugenetica è una disciplina che si rifà agli incroci selettivi di razze animali, seguendo le leggi dell’ereditarietà dei geni, anche per migliorare la specie. Il termine fu coniato nel 1883 da F. Galton e l’intento iniziale, applicato agli umani, era forse buono.
Un secolo fa inspirò un movimento politico-sociale per promuovere la riproduzione di individui “desiderabili” (eugenetica positiva) e prevenire la nascita di quelli “indesiderabili” (eugenetica negativa), come alcolizzati, drogati, schizofrenici, tramite sterilizzazioni, infanticidi e aborti. Interpretata dai nazisti divenne l’orrore che precede la Shoah. Se ne parla sabato mattina dalle 10 alle 12 in un convegno organizzato all’Exme da Gabriella Olanda, già docente di storia e letteratura nei licei di Cagliari e membro della Fidapa BPW Italy, che lo promuove.
Filmati, letture a tema, elaborati dei bambini racconteranno come si è arrivati allo stigma nella stessa società tedesca per distinguere handicappati, gay, malati di mente o di gravi patologie fisiche, dai cosiddetti “puri della razza ariana”. E come il tutto si è tradotto nella deportazione nei campi di concentramento, con la complicità di medici, parenti e vicini di casa. L’operazione iniziò nel 1939. Si chiamava Aktion T4, che è anche il titolo del convegno. Spiega Gabriella Olanda: “A differenza dello sterminio sfacciato degli ebrei, questo annientamento di chi non era conforme, in tutto il territorio del Reich, avvenne in sordina perché si trattava di popolazione tedesca: figli e amici con varie patologie, quelle mentali in particolare, oppure malformazioni fisiche. Per Hitler vite indegne di essere vissute. Nel 1941 la Aktion T4 procede con altra programmazione attraverso la propaganda. Il problema viene messo sotto forma economica nelle scuole elementari: “quanto costa uno storpio allo Stato?”. Attraverso i medici, costretti a segnalare, i nazisti sono arrivati casa per casa a prendere bambini e ragazzini, poi rom, gay, irrequieti in genere per caricarli sui grandi camion grigi”. E “di loro si persero le tracce” come sottolinea il sottotitolo del convegno. In realtà, per fortuna, alcuni vennero ritrovati e liberati dai russi.
“Il nostro vuole essere un messaggio di speranza” prosegue Gabriella Olanda, “per questo abbiamo invitato i ragazzini dell’associazione Arca Azzurra, che si occupa di bambini con patologie rare, a disegnare dei cartelli che rappresentano un futuro migliore.
Dopo i saluti del sindaco di Carloforte, parleranno Betty Di Bernardo, vicesindaco e insegnante alla materna, che illustrerà il passaggio dall’ handicap all’inclusione nella legislazione scolastica; la presidente Fidapa sezione di Cagliari, Albachiara Bergamini che presenterà una copia del Discobolo come simbolo di perfezione e inviterà a ragionare su quel concetto; Carola Plaisant, presidente dell’Arca Azzurra. Chiuderà la mattinata una serie di letture di testi e documenti sull’eugenetica nazista a cura di Serena Pellerano, scrittrice, poetessa e docente alla Libera Università di Carloforte.
Un convegno analogo si terrà a Cagliari sabato 11 alle 10 presso la Fondazione di Sardegna con Angela Maria Quaquero presidente dell’ordine degli psicologi della Sardegna.
Susanna Lavazza