La straordinaria musica di Fabrizio Ferraro, talento internazionale nella chitarra classica, maestro in composizione ed esecuzione 

La straordinaria musica di Fabrizio Ferraro, talento internazionale nella chitarra classica, maestro in composizione ed esecuzione 

Da Carloforte al mondo – Con questa rubrica Carloforte Magazine presenta interviste a personaggi che stanno diventando famosi oltremare perché si distinguono nei campi più diversi, a livello nazionale e/o internazionale

       

A luglio previsto un suo concerto sull’isola, dopo aver vinto diversi concorsi. A New York e Budapest suonano i suoi brani 

Fabrizio Ferraro, 45 anni, è uno di quei carlofortini che non si fanno condizionare dai confini del mare. Autodidatta, a 15 anni impara la chitarra, a 17 si appassiona a quella classica e con l’insegnante Paolo Alfonsi di Iglesias gli studi si fanno più seri. Poi si trasferisce a Cagliari ed entra nella Scuola Civica di Musica. Dopo solo un anno e mezzo da allievo diventa insegnante, unico caso finora. Viene invitato dal grande chitarrista Giampaolo Bandini di Parma (incontrato in Sardegna per una masterclass) a studiare con lui. Si diploma in chitarra classica e vince il concorso internazionale “Paganini” a Parma. La sua è una carriera in discesa, da Carloforte al mondo: partecipa all’Hong Kong International Guitar Festival; vince il primo premio al concorso nazionale Andrès Segovia (Italia) e si classifica tra i primi cinque, su oltre cento partecipanti, a quello della Columbus State Univerity (USA). Di molte competizioni diventerà giurato.  

Nel 2011, dopo aver insegnato per tre anni in Sardegna, Fabrizio Ferraro si trasferisce a Londra e nel 2019 si laurea in composizione con il massimo dei voti. Le sue note, ora, volano ancora più lontane. Il talentuoso musicista carlofortino ha suonato con diverse orchestre straniere come solista. Non solo. La Budapest Scoring Orchestra e la Queensboro Symphony Orchestra (di New York) hanno eseguito le sue musiche. Presto farà un concerto in Andalusia e uno in Inghilterra, all’Hellys International Guitar Festival. 

Quando un concerto anche a Carloforte? 

“Ho in progetto una o due serate a luglio con tre chitarristi molto bravi e conosciuti : l’inglese Ben Salfield, lo spagnolo Enrique Muñoz, e il danese Carsten Grøndal. Ognuno eseguirà la propria musica. Una diversa dall’altra. Io mi esibirò insieme a loro. 

A chi ti ispiri quando scrivi o suoni? 

“I compositori classici sono sempre stati per me fonte di ispirazione. Da giovane ascoltavo Bach, Händel, Mozart e Beethoven. Ma mi piacciono anche quelli moderni. Nel 2017, in Inghilterra, ho persino fatto un album ed un tour con una rock band. Anche questa è un’esperienza. Non mi identifico con un personaggio in particolare. Per me quello che è importante è ­­dare. La musica è un dono”. 

C’è un sogno che vorresti realizzare? 

Ora sono entrato nella fase del fare più che del sognare. Sono concentrato a lavorare duramente per migliorarmi ancora di più. Come buddista credo nel “determinare” i miei obiettivi. Vorrei poter comunicare quello che ho dentro in modo efficace. Questo è il mio progetto”. 

E’ un bell’esempio che potresti dare ai ragazzi. Che cosa diresti a un giovane di oggi? 

“Appassionatevi a qualcosa e lavorate duramente per ottenerla, perché è così che si trova la vera felicità e soddisfazione. Non cercate scorciatoie. A piccoli passi, si sa, sembra che non si arrivi, ma in realtà sono quelli che portano ai veri risultati. La domanda importante è: siete abbastanza grandi da fare piccoli passi o siete così piccoli da voler dimostrare che state facendo grandi passi?” 

Rosanna Maurandi