L’isola in festa per il 1° maggio: tre giorni di degustazioni, bancarelle, laboratori, concerti e passeggiate 

L’isola in festa per il 1° maggio: tre giorni di degustazioni, bancarelle, laboratori, concerti e passeggiate 

Winefest e Carloforte a km 0 allietano il fine settimana. Intanto riapre l’Infopoint e proseguono gli sconti sui traghetti per i non residenti

Il prossimo sarà un week end all’insegna del vino, del buon cibo e delle feste in campagna, come si usava un tempo sull’isola per il 1 maggio. Questa volta però sono la vigna e il campo che si trasferiscono nel centro del paese con i loro prodotti: la prima edizione del Winefest Carloforte e la terza di “Carloforte a km 0” si inaugurano sabato 29 aprile. Proseguono fino a lunedì in un clima da sagra, tra bancarelle di prodotti tipici anche dal Sud Sardegna, laboratori, degustazioni e spettacoli. Da non mancare, sabato 29 aprile alle 21, un concerto che ha già riscosso successo in tutta la regione e oltre: In te unde de Faber, tributo a Fabrizio De André con le canzoni del cantautore pegliese rivisitate e interpretate da Battista Dagnino, Gerardo Ferrara e Tonino Macis. 

Intanto, da domani, riapre l’Infopoint turistico in piazza Carlo Emanuele III (tutti i fine settimana, dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19) e proseguono gli sconti sui biglietti dei traghetti per non residenti, nei week end o durante le feste. 

Il Winefest e Carloforte km 0 Terza Edizone sono organizzati dal consorzio arcobaleno centro commerciale naturale e dal comune di Carloforte, in particolare da Angelo Borghero e dalla sommelier Vittoriana Durante, consigliera comunale. 

Ogni giorno, dalla tarda mattinata alle 22, si potrà visitare il villaggio espositivo di arti e mestieri nella zona pedonale del centro storico o sul lungomare. Si potranno assaggiare bianchi, rosati e rossi delle cantine Vigna du Bertin, Rubiu, Taris, Saraja, Tanca Raina, Marchese di Tabarka, Mont’e Prama,  Sant’André (si spazia dal Sulcis all’oristanese fino alla provincia di Sassari) e i prodotti birrificio Harves che usa fino al 6% di mosto d’uva oppure degustare piatti della tradizione carlofortina.

Feste per il 1 maggio negli anni ’50, foto di Paola Vitiello (1)

Per tutti e tre i giorni, a pagamento e su prenotazione, sarà possibile partecipare con la guida Natalia Lapicca alle gite alla scoperta dell’isola più autentica scegliendo tra le proposte “Visita in tonnara”, “Inosim isola dei falchi” e “Aperitivo al tramonto a Capo Sandalo”(per prenotazioni: 338.8068181). Oppure si potrà praticare trekking nei panorami mozzafiato: lungo il “Paesaggio lunare a Nasca” o alle “Scogliere dello Spalmatore e grotta dei colombi” con Stefano Peddis (info al 338.3349765). 

I laboratori, invece, sono a partecipazione libera. Comprendono: panificazione con grano Senatore Cappelli, preparazione dei piatti della tradizione, lavorazione dei derivati del tonno, dimostrazione di come si realizza la filigrana sarda o si riducono gli sprechi in cucina.  

Feste per il 1 maggio negli anni ’50, foto di Paola Vitiello (2)

Mentre a Cagliari il 1 maggio è Festa Manna con la più grande processione sarda in onore a Sant’Efisio, sull’isola di San Pietro la festa dei lavoratori è sempre stata molto sentita, complice anche l’attività di Giuseppe Cavallera e i moti dei primi del Novecento. Il ristorante  1° maggio, sulla strada per la Punta, all’interno dell’Hotel Paola, ne è un emblema. “Lo abbiamo chiamato così perché sorge dov’era la campagna nella quale si riuniva non solo la nostra famiglia” racconta Paola Vitiello. “Negli anni ’50, con i carri tirati ancora da buoi e i cavalli, ciascuno portava qui piatti colmi di cascà (cous cous), polpette e grosse ceste con le primizie del proprio orto. Pomodori, melanzane, fakusse, cipolle, zucchine, favette, piselli… Le stesse che ancora oggi coltiviamo e offriamo nel menu per la festa del primo maggio”. 

Immagine di copertina-Locandina Carloforte KM0 e foto del Faro Caposandalo (Antonello Rivano)

Erica Calvani