Autonomia differenziata: se ne parla domenica all’ExMe
La SPI CGIL organizza un dibattito con Alessandra Todde
E’ ancora più di attualità l’incontro previsto domenica mattina alle 10 all’ExMe, organizzato dalla SPI CGIL Lega di Sant’Antioco e da quella provinciale della Sardegna occidentale, dal titolo “AUTONOMIA DIFFERENZIATA quali ricadute per la Sardegna?”. Perché proprio ieri la Consulta ha ravvisato l’incostituzionalità di alcuni passaggi nella legge approvata lo scorso giugno, firmata dal ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, che ristabilisce le regole e i pesi nei rapporti tra Stato e Regioni. In base ai ricorsi presentati da Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, la Corte Costituzionale ha giudicato illegittimi numerosi aspetti centrali del provvedimento.
Su questo tema è ormai battaglia aperta tra le Regioni “rosse” e il Governo, con l’ipotesi di andare a un referendum, soprattutto se si aggiungeranno Emilia Romagna e Valle d’Aosta.
La Regione Sardegna è in prima fila contro l’autonomia differenziata: la presidente Alessandra Todde sarà tra i protagonisti del dibattito di domenica 17 novembre, insieme ai massimi rappresentanti della CGIL regionale e locale, al Sindaco Stefano Rombi, alla vicesindaco di Carloforte, Betty Di Bernardo, al segretario cittadino del PD Pierangelo Rombi. “In tutto il Mezzogiorno viviamo già una realtà precaria in termini di sanità, scuola e lavoro” dice Enzo Ligas, segretario generale della SPI CGIL Lega Sant’Antioco “il trasferimento di risorse alle Regioni del nord aggraverebbe la situazione. Abbiamo raccolto 500 firme a Sant’Antioco perché se questa legge va in porto così com’è le isole del Sulcis saranno ancora più penalizzate per quanto riguarda l’assistenza agli anziani, ai portatori di handicap, ai disoccupati. In particolare la preoccupazione è per quei paesi come Carloforte che hanno più pensionati di lavoratori attivi o per quelle zone come la Marmilla che si stanno spopolando a vista d’occhio”.
Susanna Lavazza