L’isola roccaforte del centrosinistra, ma ha votato solo il 44,90%
Straordinario successo di Betti di Bernardo: 1291 voti a Carloforte, 3170 nel Sulcis Iglesiente
Solo 2.573 carlofortini su circa cinquemila maggiorenni residenti sull’isola di San Pietro sono andati a votare domenica per le elezioni del Consiglio regionale e del governatore della Sardegna: 1302 donne e 1271 uomini, il 44,90% degli aventi diritto. E, togliendo il centinaio di schede bianche o nulle, le preferenze sono andate decisamente verso il Campo largo. Il centrosinistra ha ottenuto il triplo dei voti rispetto al centrodestra: 1786 hanno votato per Alessandra Todde contro 584 per Paolo Truzzu. Segue, in netto distacco, con 73 voti, la coalizione sarda, capeggiata dall’ex governatore Renato Soru, mentre fanalino di coda è Sardegna R-esiste, guidata da Lucia Chessa, con 14.
Oggi, al termine dello spoglio, il Comune era in festa anche per l’ottimo risultato della vicesindaco Betti di Bernardo, candidata in tutto il Sulcis Iglesiente con il PD, che ha totalizzato 1291 preferenze au paize e 3170 sul territorio, classificandosi seconda in provincia tra gli aspiranti consiglieri regionali in lista con la Todde. “Un risultato straordinario per una persona alla quale mi lega un rapporto politico e personale” sottolinea il sindaco Stefano Rombi “ma lo è anche per Carloforte e per tutto il territorio. Si tratta di una candidatura forte, un riconoscimento di quello che si fa”.
A livello regionale vi sentite più rappresentati? “Noi siamo una lista civica” risponde il sindaco “il Comune non è più forte o più debole, certo quello da affrontare subito è il tema sanitario, che tanto ci sta a cuore”.
Una volta terminato lo scrutinio – sempre ammesso che non ci siano ricorsi – si deciderà chi dovrà sedere nel Consiglio regionale della Sardegna. Tra quei 60 rappresentanti ci potrebbe essere la carlofortina Betti di Bernardo. Il dilemma dovrebbe essere sciolto a breve. Bisogna vedere se la ripartizione dei seggi assegnati al Sulcis Iglesiente ne prevede uno o due per il Partito Democratico: davanti a lei c’è solo Alessandro Pilurzu. La scorsa volta, nel 2019, ci volle un mese per un esito definitivo con la proclamazione degli eletti alle regionali. Naturalmente tutti si augurano che l’esperienza non si ripeta.
Susanna Lavazza