Quando lo chef è bello e buono 

Quando lo chef è bello e buono 

Da Carloforte nel mondo – Con questa rubrica Carloforte Magazine presenta interviste a personaggi che stanno diventando famosi oltremare perché si distinguono nei campi più diversi, a livello nazionale e/o internazionale

Luigi Pomata, testimonial di un formaggio a livello nazionale, regala una ricetta ai lettori di Carloforte Magazine

Luigi Pomata è uno di quei carlofortini geniali che hanno saputo farsi conoscere in Italia e nel mondo, grazie al lavoro e alla  professionalità. Ma ha fatto anche molte opere di beneficenza ed è sempre disponibile con una mano sul cuore. “Lo chef del tonno” (così chiamato perché molti dei suoi piatti hanno come base il tonno rosso di Carloforte), ha un curriculum nel mondo della cucina che si riflette nei menù dei suoi tre ristoranti a Cagliari, in viale Regina Margherita. Profumi di Sardegna e della sua amata isola, raccolti tra infanzia e gioventù, all’interno della sua famiglia, che di cucina ha molto da raccontare. Dall’antipasto al dessert, da una ricetta all’altra, Luigi ci porta a fare un viaggio tra i sapori tradizionali della sua terra di origine, fino ad arrivare a piatti revisionati in stile moderno, talvolta insaporiti dai profumi esotici di luoghi sconosciuti e lontani. 

Luigi Pomata.Foto @pierluigi dessì/confinivisivi

Il tutto ben amalgamato da anni di esperienza e dalla continua ricerca di nuove fragranze, rimanendo, comunque, sempre fedele alla tradizione, alla salvaguardia del territorio e alla sostenibilità. La sua giovane ma infinita carriera, comprende anche la partecipazione a programmi tv e a festival e concorsi, (raggiungendo spesso il 1° e il 2° posto in classifica) e la pubblicazione di diversi libri. L’ultimo dei quali, pubblicato di recente, si intitola  “La mia storia in un piatto”, presenta un insieme di gustose ricette tra terra e mare, tra arte antica e moderna sperimentazione culinaria.

La pubblicità di Gran Campidano dell’Arborea pubblicata sui quotidiani

Ora lo chef carlofortino si è prestato come testimonial del fiore all’occhiello della produzione casearia regionale, Gran Campidano, prodotto dalla Arborea, tra le più note industrie sarde di formaggi e derivati. Lo slogan? “Il tocco di classe dello chef”. Lo abbiamo intervistato

Che significato ha avuto per te, come chef e come sardo-carlofortino, questa nuova esperienza e che cosa significa essere testimonial di un prodotto “made in Sardinia”?
La Sardegna è la mia terra. Ho deciso di restare qui per promuovere il mio territorio, dalla piccola Carloforte sino all’Isola intera. Per me è un onore lavorare con un marchio che ha una lunga storia e un grande progetto di ricerca ed eccellenza

Come è riuscito un giovane cuoco di una piccola isola all’estremo sud ovest della Sardegna, a fare
una carriera così luminosa in un mondo così arduo e complesso?

Con impegno e dedizione si raggiungono traguardi che spesso non immaginiamo. Non ho avuto aiuti da nessuno e devo ringraziare solo mio Padre e la mia Famiglia che sin da giovanissimo mi ha sempre spinto ad uscire dalla nostra zona di comfort per mettermi alla prova, fare nuove esperienze e affinare un buon senso critico utile per una buona crescita sia personale che professionale.

Che cosa ami di più cucinare e tramandare dell’antica cucina di famiglia?
Amo Carloforte e la Sardegna. Mi piace rivisitare i piatti e gli ingredienti tipici per portarli nella mia
cucina e sul piatto di tanti commensali che arrivano dall’Italia e dal mondo. Ovviamente il Tonno Rosso è un ingrediente che mi contraddistingue, rappresenta le mie origini.

Una vita vissuta in mezzo ai fornelli, tra la cucina di tuo nonno e quella di tuo padre. Quanto e
come sei stato influenzato nelle tue scelte di vita e culinarie?

Ho sempre nutrito una grande passione per questo lavoro. Sin da piccolo sapevo che questo era il mio futuro, è stata una scelta naturale. Avevo sicuramente un grande bagaglio di storia da onorare. Siamo tutti cresciuti tra i fornelli conosciamo pro e contro di questo magnifico e sacrificante lavoro.

Come nasce in te l’idea di una nuova ricetta e qual è il primo passo che fai nella preparazione di un
nuovo piatto?

Sicuramente è molto importante viaggiare, muoversi e confrontarsi, essere sempre curioso e assaggiare tutto, così arrivano le idee in modo molto naturale, penso. Sviluppo e faccio tantissime prove prima di arrivare al piatto finito. Come già detto è molto importante il senso critico…per correggere se stessi.

Con che criterio scegli i progetti di beneficenza e a quali hai aderito finora?
Mi informo per essere sicuro di fare davvero qualcosa di utile per gli altri. E’ importante fare attenzione.
Collaboro con il Carcere Minorile per lavori di formazione e reinserimento, comunità con ragazzi diversamente abili per la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro e faccio tante cene di beneficenza. Quest’anno abbiamo organizzato una bellissima serata per devolvere tutto il ricavato alla ricerca sul cancro con il patrocinio di AIRC, queste sono solo alcune.

Cosa consiglieresti a un ragazzo che vorrebbe intraprendere questa professione?
Impegno, passione e dedizione senza mai arrendersi davanti alle difficoltà. C’è davvero posto per tutti se si decide di lavorare con professionalità e onestà

Quali sono i tuoi prossimi progetti e quale il tuo sogno nel cassetto?
Cerco sempre nuove idee. Non riesco a stare fermo. I miei sogni sono già fuori dal cassetto, il resto lo vedremo cammin facendo.

Rosanna Maurandi

La ricetta

Polpo Arrosto, patate, scalogni cotti nel caffè e pecorino

Foto @pierluigi dessì/confinivisivi

Ingredienti:

  • Polpo,4 tentacoli da 100gr
  • Crema di patate, 20gr
  • Purea di patate al limone, 10gr
  • Scalogni al caffè, 6
  • Fonduta di pecorino perla nera, 10gr

Per salsa orientale:

  • 200cl salsa soia
  • 200cl salsa panda
  • 50cl salsa pesce thai
  • 30gr sale
  • 100cl acqua
  • Peperoncino di Aleppo q.b

Frullare tutto insieme e mettere in un biberon.

Per la crema di patate:

  • 350gr latte
  • 4 tuorli
  • 350gr patate cotte
  • 250gr burro
  • Sale pepe  q.b

Schiacciare le patate e metterle in una casseruola con latte, burro e tuorlo, far scaldare e frullare tutto. Passare allo chinois e finire con sale e pepe

Per il purè di patate al limone:

  • 350 ml  Latte Intero
  • 4  Tuorli medi
  • 350 gr  patate
  • 250 gr  Burro morbido
  • Sale, pepe

Cuocere  le patate di medie dimensioni a vapore  a 82°C sino a cottura e passarle allo  schiacciapatate.

Scaldare il latte, aggiungere le patate e montare in planetaria, aggiungere il burro fuso alternando con i tuorli.

Finire con il sale e pepe.

Mettere in sacco da pasticceria

NB a seconda del tipo di patate serve aggiungerne di piu

Per lo scalogno al caffè:

Sistemare gli scalogni con la buccia sotto caffè in polvere, cuocere a 100°C per 3h. Pulire e tagliarlii a metà.

Per la fonduta pecorino perla nera:

  • 125gr latte
  • 100gr formaggio

Frullare al termonix a 90°C, se necessario aggiungere maizena.

IMPIATTAMENTO

Arrostire il polpo in padella e sfumare con salsa orientale.

Mettere sul fondo del piatto la crema di patate, fare tre spuntoni di mousse e adagiarvi sopra gli scalogni.

Mettere al centro il tentacolo di polpo e finire con la fonduta di pecorino.

Decorare con erbe aromatiche