Attori, break dancer, maestri di poppin e acrobazie alla scoperta dell’isola

Attori, break dancer, maestri di poppin e acrobazie alla scoperta dell’isola

A Carloforte il progetto “Rizomi, residenza artisti nei territori”, che si conclude con due spettacoli di teatro danza, sabato 17 dicembre al Cavallera

Da novembre l’isola di San Pietro è protagonista del progetto Rizomi. Residenza artisti nei territori che si rinnova ora con il programma di dicembre, fino al 19. Di che cosa si tratta? Consiste nell’ospitare artisti di teatro danza che trovano qui ispirazione per la loro creatività avendo a disposizione un paesaggio fantastico e il tempo per interiorizzarlo, per poi restituire le proprie emozioni agli spettatori. Il risultato saranno gli spettacoli Zoologia Universale  e Raiz, in programma sabato 17 dicembre alle 19 al Teatro Cavallera.

Organizzato da Tersicorea di Cagliari – sotto la direzione artistica di Simonetta Pusceddu – in collaborazione con l’associazione carlofortina Botti du Shcoggiu, il progetto ha il contributo del Ministero della Cultura e dalla Regione Sardegna e il patrocinio del Comune di Carloforte. 

“Simonetta Pusceddu, direttrice artistica di Rizomi Residenza artisti nei territori ha scelto i Botti du Shcoggiu perché ha già collaborato bene con noi in precedenza e perché il progetto coinvolge tutta l’isola di San Pietro” spiega la regista Susanna Mannelli. Le tappe? Dal museo Casa del Duca a quello Torre di San Vittorio, dalla “Bottega” dei Botti in via Venezia a Capo Sandalo a Guardiamori, dalla Punta a Piazza Pegli.


L’ingresso ai due spettacoli costerà 5 euro per i residenti e 10 per i “furesti”. Zoologia Universale è un progetto di ricerca coreografica per la creazione di diversi esseri immaginari. Per raggiungere una connessione profonda con questa natura immaginaria, l’autrice ricrea l’habitat naturale e fantastico degli esseri: una creatura rientra rotolando dall’eternità, un’altra un po’ maldestra cade e resuscita ogni volta, un’altra ancora è un mostro oceanico la cui respirazione produce il flusso e il riflusso del mare e poi ancora un’altra simile ad una donna dalle mille braccia… Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia di teatrodanza Oltrenotte , diretta da Lucrezia Maimone e Riccardo Serra. La Maimone, autrice e creatrice multidisciplinare di opere coreografiche attiva sulla scena contemporanea italiana e internazionale, ricerca un linguaggio fisico originale tra tecnica e poesia. 

Faro di Capo Sandalo al tramonto – Foto di Antonello Rivano

Raìz prende forma dai precedenti progetti coreografici di Jurado Giles, che trattano i quattro elementi primari: acqua, terra, fuoco e aria e pone l’accento sul tema ecologico. Lo spettacolo è centrato sull’elemento terra, trae spunto dalla “raìz” – radice in spagnolo – che genera la vita. Radice della creazione, dell’universo. Indaga il rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda visto attraverso la danza contemporanea e il linguaggio non verbale. Primo premio a Certamen Internacional de Burgos & NuevaYork 2022, secondo premio a Certamen Internacional de solos MasDAnza 2022, focalizzato sullo sviluppo del movimento attraverso discipline come la break dance, il poppin, l’acrobazia, e il teatro fisico, il protagonista di Raiz, Chey Jurado, è un danzatore e coreografo spagnolo autodidatta. Nel 2016 ha debuttato come regista e coreografo solista: l’opera Agua è stata premiata in concorsi internazionali di danza contemporanea. 

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Lucrezia Maimone in Zoologia Universale

Rizomi a Carloforte è allegoria del territorio ma anche dell’ignoto. E proprio attraverso questa idea di viaggio interiore e di tensione si innesta la ricerca più ampia che ha a che fare con la relazione, il tempo e lo spazio, in cui l’attività di creazione si svolge attraversando paesaggi lambiti dal mare, dal vento. Si chiama Rizomi, perché si ispira alla funzione del rizoma in natura: quella di conservare in inverno le sostanze organiche che consentiranno a una pianta di prosperare in primavera” – spiega Simonetta Pusceddu – “Rizomi come struttura in continua evoluzione, che attraversa il terreno in tutte le direzioni ed esprime la volontà di consolidare la relazione con gli altri soggetti che operano sull’isola”. 

Walter Zappon