Da Moana Pozzi a Carlo Verdone: la florida stagione cinematografica continua, ma il nuovo film è rimandato

Da Moana Pozzi a Carlo Verdone: la florida stagione cinematografica continua, ma il nuovo film è rimandato
Riprese di "Una scomoda eredità" (foto Valeria Tornù) e una scena di "Provocazione" con Moana Pozzi (1988)


Carloforte il set che ammalia attori e registi

Era il 24 settembre 2017 e la nostra isola diventava “L’isola di Pietro”. Da quel giorno, infatti, su Canale 5 sono andate in onda le puntate dell’omonima fiction con Gianni Morandi, che per tre anni ha portato alla ribalta televisiva Carloforte e dintorni. La fiction ha animato le mezze stagioni con cast di una trentina di persone, soprattutto tecnici o professionisti romani, e numerose comparse sarde/tabarchine. Ha portato ricchezza e turismo. Ha ribattezzato lo scoglio L’isola di Pietro, appunto, (togliendo il San dal nome) mentre la Regione Sardegna, dopo aver finanziato la produzione tramite la Film Commission, lo ha invaso di enormi cartelli in cui venivano segnalati l’ospedale (il Nautico), la scuola surfisti (Punta Nera) e altre tappe del set come se realtà e fiction si confondessero. I cartelli si possono persino inquadrare con il QRcode per rivedere gli episodi online. Una trovata del marketing turistico, ma ai carlofortini non sono mai andati giù: molti sono stati deturpati o abbattuti. Gianni Morandi, invece, è stato nominato cittadino onorario e resta nel cuore di tutti.  

Uno dei cartelli con le tappe del set e Gianni Morandi a Carloforte con alcuni pensionati del posto

L’isola di Pietro – con le sue sceneggiature tragicomiche – ora sembra un ricordo lontano. Solo Cesare Bocci, sfortunato marito di Chiara Baschetti (Elena, figlia del dottor Pietro/Morandi) è ritornato per la nuova stagione cinematografica sull’isola, appena iniziata. Da settembre è stato girato un film della Pepito Produzioni in collaborazione con RAI fiction che dovrebbe andare in onda a dicembre. Regia di Fabrizio Costa, attori principali, oltre a Bocci, Euridice Axen, Cristiana Francini, Cristiano Caccamo. Titolo: Una scomoda eredità. Si tratta di un episodio della serie Purché finisca bene. Le riprese sono terminate il 12 ottobre ottobre, ma non è finita qui. Per un mese circa 50 comparse, perlopiù carlofortine, hanno partecipato al film, grazie anche alla capogruppo figurazioni Valeria Tornù. “Mi è piaciuto moltissimo, l’ambiente era sereno, gioioso” testimonia Gigi Carta, al suo esordio davanti alla macchina da presa “il compenso è buono ed è una bella cosa per l’economia di Carloforte”. Come molti, Gigi spera di essere selezionato al casting anche per il prossimo film, che forse avrà come regista Carlo Verdone, le riprese, il cui inizio era previsto per questo 31 ottobre, sono state rimandate al prossimo anno. “E’ della Pegasus Produzioni” ha detto il sindaco Stefano Rombi durante la conferenza sui 100 giorni di amministrazione “sarà seguito da altri ciak, di documentari ecc”. Per ora titolo , trama e cast sono top secret. In ogni caso, sarà per il grande schermo. E comprenderà altre location in Sardegna.

IInvece dalla Sardinia Film Commission raccontano la trama di Una scomoda eredità: “Due amanti sessantenni, Mariella e Domenico, sono sul punto di raccontare alle due figlie, Diana (39 anni) e Gaia (36), tutta la verità su loro amore ma, prima di riuscire a farlo, muoiono in un incidente automobilistico nei pressi della loro bella villa sull’isola di San Pietro. Le due figlie, che non si sono mai viste prima, sono quindi costrette loro malgrado a recarsi sull’isola per occuparsi della casa che i due genitori gli hanno lasciato in eredità. Fin dal loro primo incontro le due ragazze si trovano cordialmente antipatiche. E non potrebbe essere altrimenti visto che Diana è un medico serio ed ortodosso con la mania del controllo e la determinazione di un bulldozer mentre Gaia è uno spirito libero senza fisse radici, tutta emozioni e sensibilità. Le due sono costrette a restare lì nel paesino più di quanto immaginavano e a condividere la stessa casa, di cui Diana vuole a tutti i costi liberarsi mentre Gaia, che nel frattempo si è innamorata del bel sub Max, la considera l’ultimo dono di sua madre e non ha nessuna intenzione di mollare. È guerra aperta, ma le due si troveranno loro malgrado ad affrontare un agguerrito nemico comune, Franco Lussurgiu, che pur di ottenere la bella villa ha smosso le sue conoscenze in Comune al punto da farla dichiarare abusiva. E proprio cercando le licenze edilizie che possono salvarle dalle trame di Lussurgiu, Diana rinviene una vecchia foto, che porta con sé una rivelazione inaspettata: la tresca tra i due amanti non è recente come tutti pensavano, e non è finita… Gaia è sua sorella! Gli eventi a quel punto precipitano e nel finale entra in ballo anche un giovane medico, Filippo, innamorato da anni di Diana, che giunto lì per aiutarla si trova coinvolto nello scontro finale con Lussurgiu. Il futuro amoroso delle due protagoniste nonché il loro futuro come sorelle si gioca a mosse di dama…”. 

La locandina della replica dell’ultima puntata de L’isola di Pietro e quella del film con Moana Pozzi del 1988

Alla fine nemmeno questo film ci risparmia da morti improvvise, misteri, colpi di scena ecc. E tutti quelli girati finora sull’isola di San Pietro hanno in comune un set: una villa a Punta Nera. Non la stessa, ma molto vicina. Così come in una villa a Punta Nera era ambientato Provocazione, il soft porn con Moana Pozzi, del 1988. Quello sì sconvolse l’isola. L’arrivo di Moana – il cui nome significa mare – agitò le acque e i sonni. Alcuni carlofortini comprarono dei binocoli per poter vedere la diva, allora 27enne, nelle scene più erotiche, anche se da lontano, per esempio alla Mezzaluna. Lei pare si fosse innamorata di Carloforte. E ci fosse tornata in incognito, come una normale turista, prima di morire di cancro, 6 anni dopo. La pellicola, diretta da Piero Vivarelli, non ebbe successo (in effetti è soporifera), ma nella trama c’è comunque un cadavere, una vedova, due figlie, intrighi sessuali o sentimentali. Ricorda qualcosa?

Susanna Lavazza