Comunità energetica rinnovabile di Carloforte: adesioni entro il 31 ottobre
Un progetto per produttori e consumatori, privati, enti e aziende
Il Comune di Carloforte si appresta a costituire la Comunità Energetica Rinnovabile locale ed il prossimo 31 ottobre 2022 scade il termine di adesione per privati, aziende ed enti interessati al progetto.“Si tratta in pratica di creare una cooperativa: per aderire basta versare 25 euro, fornire le bollette degli ultimi 12 mesi e i dati del contatore”, dicono all’ufficio tecnico, in Comune. “Una vola a regime, si risparmierà sui consumi elettrici e si rispetta l’ambiente”.Tutto ha avuto inizio con l’Avviso di Costituzione firmato dal Sindaco Stefano Rombi il 20 luglio scorso.Da allora gli eventi internazionali ed europei non hanno fatto che rendere ancora più attuale questa iniziativa: la conferma del sabotaggio dei 2 gasdotti Nord Stream 1 e 2 (proprietà di un consorzio con quota 51% della russa Gasprom e restante parte di operatori tedeschi, olandesi e francesi) che consentivano il flusso di gas a basso prezzo direttamente dalla Russia alla Germania (v. Corriere della Sera, 29.09.22) rende ancora più realistica la situazione di “povertà energetica” a detta della stessa ENEL (v. link https://www.enelx.com/it/it/privati/sostenibilita/economia-circolare) dei cittadini europei e quindi delle nostre comunità, in modo particolare quelle delle isole minori.
Tornando all’avviso, visibile sul sito del Comune, v. link https://www.comune.carloforte.su.it/it/page/59037, la Comunità Energetica Rinnovabile, CER, sarà costituita da diverse categorie di partecipanti: Consumatori (Consumers); Consumatori e al tempo stesso Produttori (Prosumers); Titolari di lastrico/tetto che mettono a disposizione per posizionarvi i pannelli solari generatori di energia elettrica che sarà utilizzata dallo stesso Titolare, come consumatore, e dalla Comunità; Finanziatori.
La CER si presenta come soggetto di diritto privato “non profit”, quindi oltre la ripartizione di costi e benefici tra i suoi membri ha come obiettivo quello di “fornire benefici ambientali economici e sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.” Importante il ruolo di coordinamento e regia del Comune di Carloforte, Ente promotore, che tra le altre prerogative, si riserva la supervisione della “costituzione del soggetto giuridico che governerà la CER” con definizione del “regolamento interno tra i membri nei loro diversi ruoli”: compito non facile per armonizzare la logica “non profit” con i legittimi interessi di Finanziatori, “Consumers” e “Prosumers”. In particolare si ricordano i “Prosumers” utilizzatori del “superbonus 110%” che oltre la ritenzione del quantitativo di energia per uso proprio, stabilito dai parametri di bisogno energetico in relazione al volume dell’immobile approvati dall’ENEA, rilasciano gratuitamente l’energia prodotta in eccesso allo snodo ENEL più vicino e quindi alleviano il bisogno energetico della comunità circostante.L’iniziativa del Comune rappresenta un motivo di aggregazione per la comunità dell’isola ed una “buona pratica” in linea con le sfide che stiamo vivendo con l’intento di ridurre l’inquinamento (si pensi alla possibile “ricaduta” di installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche) ed il conseguimento della tanto auspicata autonomia energetica. Ci si augura possa rappresentare l’avvio di un più ampio programma di economia circolare ed un piano di sostenibilità ambientale che riguardi anche altri settori: ad esempio l’urbanistica con lo stop al consumo di suolo, la mobilità, la valorizzazione delle eccellenze locali in chiave occupazionale, turistica, di creazione di know-how, ed una visione moderna degli usi civici: l’inizio di un percorso virtuoso verso l’isola ecologia del Mediterraneo.
Salvatore Obino