Un’estate a Carloforte

Bilancio della stagione 2025
L’estate sta finendo, anche se per la Delcomar è finita il 1° settembre e iniziata il 1° luglio (quello è il calendario degli orari “estivi” per la compagnia di navigazione che collega Carloforte a Portovesme e Calasetta). Come è andata sull’isola di San Pietro? Non male se si guardano i dati di arrivi e partenze. A luglio e agosto c’è stata un leggera ripresa del turismo. Il sindaco, Stefano Rombi, in un recente post su Facebook, sottolinea che gli sbarchi di non residenti sono stati circa 33 mila a giugno, 38 mila a luglio e 56 mila ad agosto, negli ultimi nove anni. Le tabelle riportano anche le statistiche di aprile e maggio, ed è interessante constatare che la tassa di sbarco (introdotta nel 2018 e arrivata a costare 5 euro) non ha scoraggiato i vacanzieri. Anzi, nel 2019 si sono sfiorati gli 80 mila arrivi, forse anche grazie alla fiction L’isola di Pietro con Gianni Morandi. Risultato eccezionale per una popolazione che allora superava i 6000 residenti e oggi sta scendendo verso i 5000. Come al solito, ad agosto scarseggiavano parcheggi, benzina, talvolta anche contanti nei Bancomat.

Quest’estate i vigili sono stati più clementi, i parcheggi a pagamento davanti alle spiagge sono aumentati così come i prezzi dei ristoranti e gli appuntamenti di ogni genere. Alcune sere c’era l’imbarazzo della scelta: due rassegne di cinema e una marea di eventi e festival per tutti. In alcuni casi con una sovrapposizione esagerata e serate di traffico e musica a tutto volume, ma anche con quello spirito da casciandra e di festa che caratterizza il “paese di Bengodi”, u paize.
Secondo diversi operatori turistici i dati sugli arrivi dovrebbero essere incrociati con quelli sulle presenze per fornire un quadro reale, altrimenti si potrebbe trattare di avventori giornalieri. Di quel consumismo da vacanza mordi e fuggi, magari con pranzo al sacco, che non fa bene all’isola, per ora risparmiata dall’overtourism rispetto ad altre del Mediterraneo. Le presenze nelle case in affitto o in generale nell’extalberghiero sono però difficili da registrare con precisione. Il polso della situazione si ha anche dai noleggi di barche e mezzi su due o quattro ruote, boat tour dell’isola, affollamento delle otto spiagge, due accessibili ai disabili. Un successo, nonostante i prezzi, cresciuti ovunque.
E’ stata anche l’estate delle crociere di lusso (l’ultima sarà il 3 ottobre) e uno dei giudizi ricorrenti dai crocieristi in visita, soprattutto dagli States, è che si tratta di una destinazione ancora “autentica”, un’isola bellissima, a misura d’uomo, dove la cucina e il tonno rosso restano tra i grandi attrattori. Per fortuna l’impatto dei circa 500 turisti che una volta al mese sono sbarcati dalla Explora II, la supernave della flotta MSC, è stato molto meno traumatico di quanto temuto da alcuni carlofortini. L’esperienza si dovrebbe ripetere e ampliare l’anno prossimo, sempre riservata al segmento Luxory.
Infine questo 2025 è stato l’anno in cui sono nate le tartarughine a Guidi (l’estate scorsa alla Bobba), in una notte di luna, mentre la meglio gioventù stava ballando davanti al chiosco, sono uscite dal loro nido, tenuto segreto per evitare danni, e corse verso il mare. Quell’acqua cristallina dove, per fortuna, si sono registrati pochissimi avvistamenti di meduse e molti di delfini.
Guido Lussu