Oltre 500 firme contro l’invasione dei cinghiali

La petizione chiede interventi urgenti mentre la Provincia avvia un piano per eradicarli
L’ultima segnalazione è di una signora della Caletta che se li è trovati quasi in casa. Sono saliti sulle scale in cerca di cibo, forse cercando di mangiare le crocchette dei gatti. I cinghiali, specie alloctona sull’isola di San Pietro, sono ormai nella quotidianità di chi abita in campagna. La loro probabile introduzione illegale a fini venatori, la diffusione e i danni sempre più frequenti, la possibilità di averli presto in pase, scatenano un ampio dibattito.
Da quattro giorni circola una petizione popolare che per ora ha raccolto 540 firme, indirizzata alle principali autorità, tra cui il Sindaco di Carloforte, la Presidente della Regione Sardegna, il Commissario del Sud Sardegna e il Prefetto, con la richiesta di un intervento risolutivo e rapido. Il documento ricostruisce la genesi dell’emergenza per cui i cinghiali sarebbero arrivati a superare il centinaio di esemplari.
Le conseguenze denunciate sono molteplici: colture distrutte, terreni devastati, rischi per la sicurezza stradale e avvistamenti di animali vicino al centro abitato. La crescente preoccupazione della popolazione per l’impatto sull’equilibrio ambientale e sulla vocazione turistica dell’isola ha portato i promotori della petizione a chiedere misure drastiche e urgenti. La petizione si chiama “No cinghiali sull’isola di San Pietro” ed è su Change.org
Alcuni cittadini lamentano anche episodi di intimidazioni ai danni di chi ha preso pubblicamente posizione contro la presenza degli ungulati, il che ha ulteriormente inasprito il dibattito.
Dopo due anni e numerose sollecitazioni da parte dell’amministrazione comunale, vista anche la crescente pressione da parte della cittadinanza, è stato finalmente annunciato l’avvio di un piano finalizzato all’eradicazione dei cinghiali sull’isola da parte della Provincia del Sud Sardegna, che ha nominato un responsabile.
Le azioni specifiche saranno delineate a breve, includendo interventi mirati e una pianificazione a lungo termine.
Antonello Rivano